lunedì 13 maggio 2013

+ Lettera di Giacomo 1 , 16-27 +



Estrapolazione dal sito :

http://www.maranatha.it/Bibbia/7-LettereCattoliche/66-GiacomoPage.htm

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Ascoltare la parola e metterla in pratica

[16]Non andate fuori strada, fratelli miei carissimi; [17]ogni buon regalo e ogni dono perfetto viene dall'alto e discende dal Padre della luce, nel quale non c'è variazione né ombra di cambiamento. [18]Di sua volontà egli ci ha generati con una parola di verità, perché noi fossimo come una primizia delle sue creature.

[19]Lo sapete, fratelli miei carissimi: sia ognuno pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all'ira. [20]Perché l'ira dell'uomo non compie ciò che è giusto davanti a Dio. [21]Perciò, deposta ogni impurità e ogni resto di malizia, accogliete con docilità la parola che è stata seminata in voi e che può salvare le vostre anime. [22]Siate di quelli che mettono in pratica la parola e non soltanto ascoltatori, illudendo voi stessi. [23]Perché se uno ascolta soltanto e non mette in pratica la parola, somiglia a un uomo che osserva il proprio volto in uno specchio: [24]appena s'è osservato, se ne va, e subito dimentica com'era. [25]Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la legge della libertà, e le resta fedele, non come un ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in pratica, questi troverà la sua felicità nel praticarla.

[26]Se qualcuno pensa di essere religioso, ma non frena la lingua e inganna così il suo cuore, la sua religione è vana. [27]Una religione pura e senza macchia davanti a Dio nostro Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni e conservarsi puri da questo mondo.

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